Salute

La risposta immunitaria per un sistema efficiente

Sebbene gli scienziati abbiano acquisito parecchie informazioni sul sistema immunitario, continuano ad approfondire lo studio circa le modalità con cui il corpo umano resiste agli attacchi di microbi, cellule infette o tumorali ignorando, al contempo, i tessuti sani. Come si innesca la risposta immunitaria?

Di certo, con la tecnologia odierna, i ricercatori hanno potuto osservare come le cellule (B, T ed altre) interagiscono all’interno dei linfonodi ed di altri tessuti del corpo.

Questo ha messo gli scienziati nella condizione di avviare progetti di studio nel campo della genetica per orientare la risposta umanitaria umana verso l’efficienza. La risposta che si ricerca è la seguente: come possiamo difenderci al meglio dagli attacchi esterni? Il sistema immunitario, infatti, non è altro che una rete di cellule, tessuti e organi che, funzionando all’unisono, ci difendono da batteri, virus, funghi e parassiti. Dobbiamo pensare al corpo umano come all’ambiente ideale per molti piccoli organismi e al sistema immunitario come alle mura di cinta a difesa di una città. L’obiettivo è tenere fuori l’invasore, ma se dovesse riuscire a varcare la cinta, rimane un’unica soluzione: isolare e distruggere.

Il sistema immunitario, però, può anche andare in tilt. Ciò succede quando si paralizza, come nel caso delle allergie, o quando colpisce l’obiettivo sbagliato, ovvero le cellule sane anziché quelle malate.

Il sistema immunitario è straordinariamente complesso. Può riconoscere e ricordare milioni di nemici diversi, e può produrre secrezioni volte ad eliminarli tutti. Il segreto del suo successo è un’intricata rete di comunicazione dinamica: milioni e milioni di cellule, organizzate in famiglie e sottofamiglie, che si raccolgono in sciami passandosi informazioni istantaneamente ed instancabilmente. Ricevuto un segnale di allarme, le cellule si organizzano per l’attacco iniziando a produrre armi chimiche potentissime che permettono alle cellule di aggregarsi e di crescere in proporzione al male da combattere.

La chiave di un buon sistema immunitario – cioè in salute – è, dunque, la grande capacità di distinguere tra le stesse cellule del corpo (milioni di diverso tipo) e i corpi estranei o antigeni. Questo, per esempio, spiega perché i trapianti possono non riuscire: il sistema immunitario non riconosce come proprio il nuovo tessuto e lo respinge.

La complessità del sistema, come dicevamo, può essere anche la sua più grande debolezza. Esistono situazioni in cui, il sistema immunitario scambia le cellule sane per malate generando una cosiddetta malattia autoimmune. Ne sono esempio, alcune forme di artrite, il diabete o le allergie.

Attraverso manuali specifici – come ad esempio Immunologia di Abbas – è possibile studiare come gli organi linfoidi, che ospitano i linfociti (i principali attori del sistema immunitario) siano presenti ovunque nel corpo. Ciò garantisce una risposta immediata laddove ve ne sia bisogno.

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